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La nostra posizione a seguito dell’investigation di Reporter Brasil

14-05-2022 • CORPORATE

L’ultimo lotto di caffè che il Gruppo Lavazza ha acquistato dalla cooperativa Cocatrel (Cooperativa dos Cafeicultores da Zona de Três Pontas) è stato prodotto in febbraio 2021 - prima della pubblicazione dell’investigation da parte di Reporter Brasil - e spedito in ottobre 2021.

 

Il Gruppo sta svolgendo tutte le opportune indagini e valutazioni su Cocatrel, un fornitore che ha un’importanza molto marginale per il Gruppo Lavazza, rappresentando l’1% della quantità totale di caffè acquistato in Brasile. 

 

Noi del Gruppo Lavazza ci impegniamo a rispettare, proteggere e promuovere i diritti umani, che riteniamo non negoziabili. Adottiamo una politica di tolleranza zero verso le violazioni dei diritti umani e puntiamo a raggiungere gli standard più elevati nella cura delle persone, con il massimo impegno e le migliori risorse disponibili.

 

Inoltre, in considerazione del sostegno dell’azienda all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e ai suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), abbiamo anche individuato nell’Obiettivo 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica) e nell’Obiettivo 12 (Consumo e produzione responsabili) due dei nostri quattro SDG prioritari, impegnandoci a perseguirli nell’ambito dello sviluppo della nostra strategia di business e in ogni programma di sostenibilità.

 

A livello globale, il Gruppo basa il proprio business su una catena di fornitura e approvvigionamento responsabile: nel 2017 ha rinnovato il Codice di condotta fornitori, adottando i Children’s Rights and Business Principles sviluppati da Save the Children, UNICEF e UN Global Compact; nello stesso anno sono stati aggiornati i criteri CSR (Corporate Social Responsibility) di qualifica dei fornitori, che offrono un ulteriore strumento per garantire la compatibilità con gli standard stabiliti dal Gruppo.

 

 Sulla base di questi principi e di quelli espressi nel Codice di condotta fornitori Lavazza, dal 2016 tutti i nostri supplier di caffè verde sono chiamati a verificare e confermare che quanto arriva al Gruppo non provenga né da piantagioni inserite nella “Transparency List on Contemporary Slavery in Brazil”, il compendio di trasparenza sulla schiavitù moderna in Brasile stilato da Danwatch, né da piantagioni o fornitori che non rispettano perfettamente la normativa vigente. Confermiamo che anche Cocatrel ha preso visione, accettato e sottoscritto le condizioni contenute nei documenti menzionati.

 

È un impegno che viene costantemente rinnovato e coinvolge dipendenti, affiliati e intere filiere, oltre che le nostre partnership con le istituzioni locali dei Paesi produttori e con organizzazioni eccellenti, quali Save The Children che è partner Lavazza da 20 anni, Rainforest Alliance e Oxfam. Queste partnership operano a un livello preconcorrenziale, per esempio con International Coffee Partners e Global Coffee Platform.

 

In particolare per il Brasile, nell’area di Minas Gerais, abbiamo avviato nel 2018 un progetto congiunto con Global Coffee Platform, associazione di categoria multi-stakeholder che riunisce produttori, operatori commerciali, torrefazioni, rivenditori e la società civile, nonché enti governativi, sostenitori e promotori degli standard di sostenibilità, riunendo i propri membri sotto la bandiera comune del lavorare collettivamente affinché il settore caffeicolo sia prospero e sostenibile, a beneficio delle generazioni future.

 

Si tratta della “Social Well-Being Collective Action Initiative”, un progetto rivoluzionario pluriennale finalizzato a migliorare le condizioni di vita e lavoro dei coltivatori e operai delle aree caffeicole di Minas Gerais ed Espírito Santo in Brasile. L’iniziativa mira a identificare e cambiare le pratiche sociali che causano condizioni di lavoro degradanti, aumentare il livello di istruzione, la consapevolezza e la collaborazione per migliorare le condizioni di lavoro, monitorare l’avanzamento e l’impatto con strumenti sul campo e sistemi di gestione delle informazioni e creare benefici a lungo termine sul campo per i coltivatori e gli operai.

 

L’iniziativa è stata ideata da Global Coffee Platform (Brasile) con il coordinamento di Cecafé (Consiglio degli esportatori di caffè del Brasile) e InPACTO (Patto nazionale per l’eradicazione del lavoro forzato).

 

Inoltre, nel 2020 Lavazza ha deciso di usare un sistema esterno per monitorare la prestazione di sostenibilità dei propri fornitori: la piattaforma EcoVadis, che consente alle aziende di monitorare la prestazione di sostenibilità dei fornitori, gestire i rischi delle filiere e proporre piani di miglioramento agli stessi fornitori. EcoVadis invia ai fornitori questionari personalizzati in base a indicatori specifici, quali il numero di dipendenti, il paese d’origine e il settore delle commodity. In base alle risposte, alla documentazione fornita e a un’osservazione a 360 gradi, ai fornitori viene assegnato un punteggio generale sulla prestazione dell’azienda e uno specifico in materia di sostenibilità.

 

Infine, qualora uno dei nostri fornitori dovesse adottare un comportamento contrario alle nostre politiche e codici di condotta, dopo aver effettuato un controllo tempestivo e puntuale implementeremo azioni correttive e di supporto e, in caso di feedback negativo, lo escluderemo immediatamente dalla nostra filiera.

 

 

 

 

 

 

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