Ha studiato come coltivare e vendere caffè nella Regione di Verapaz, tra le montagne e le foreste incontaminate del Guatemala, lì dove c’è la sua piantagione. E già grazie ai primi raccolti, Elvira Mó Salam è diventata protagonista di un cambiamento epocale: si è creata una fonte di reddito autonoma che le permette di contribuire in modo indipendente allo sviluppo di tutta la famiglia.
Elvira ha 40 anni e vive con il marito e tre figli nel villaggio di San Lucas Chiacal in Guatemala, parte della comunità indigena di etnia Maya Poq’omchi’, oggi costituita in prevalenza da donne, a causa di oltre 30 anni di guerra civile e della pulizia etnica che ha decimato la popolazione e impoverito l’area. Qui ha partecipato a uno dei progetti della nostra Fondazione per formare produttrici di caffè e sviluppare una propria capacità di leadership. «Mio marito mi ha incoraggiato ad avviare un progetto da sola, dandomi in gestione un terreno di 1.600 metri quadrati dove c’erano solo erbacce e rovi» - racconta con una nota d’orgoglio nella voce. «Ho iniziato a piantare le prime 500 piante di caffè 3 anni fa. Oggi posso vedere i risultati del mio impegno».