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Donne del caffè, che cambiano il mondo.
La storia di Elvira per l’International Women’s Day

08-03-2022 • EVENTI

Ha studiato come coltivare e vendere caffè nella Regione di Verapaz, tra le montagne e le foreste incontaminate del Guatemala, lì dove c’è la sua piantagione. E già grazie ai primi raccolti, Elvira Mó Salam è diventata protagonista di un cambiamento epocale: si è creata una fonte di reddito autonoma che le permette di contribuire in modo indipendente allo sviluppo di tutta la famiglia.

 

Elvira ha 40 anni e vive con il marito e tre figli nel villaggio di San Lucas Chiacal in Guatemala, parte della comunità indigena di etnia Maya Poq’omchi’, oggi costituita in prevalenza da donne, a causa di oltre 30 anni di guerra civile e della pulizia etnica che ha decimato la popolazione e impoverito l’area. Qui ha partecipato a uno dei progetti della nostra Fondazione per formare produttrici di caffè e sviluppare una propria capacità di leadership. «Mio marito mi ha incoraggiato ad avviare un progetto da sola, dandomi in gestione un terreno di 1.600 metri quadrati dove c’erano solo erbacce e rovi» - racconta con una nota d’orgoglio nella voce. «Ho iniziato a piantare le prime 500 piante di caffè 3 anni fa. Oggi posso vedere i risultati del mio impegno».

Dalla prima raccolta, Elvira ha ottenuto circa 30 chili di caffè verde di prima qualità che ha fatto spolpare ed essiccare. Oltre a coltivare in maniera sostenibile, ha iniziato a tener traccia del raccolto e delle vendite per pianificare il mantenimento delle colture future: un approccio imprenditoriale appreso grazie alla partecipazione al progetto “Coffee to be Reborn”, avviato nel 2016 dalla nostra Fondazione in collaborazione con l’ONG locale Verdad y Vida, affinché un gruppo di donne coraggiose e piene di risorse potesse riavviare le imprese familiari di coltivazione del caffè. Oggi, 140 donne come Elvira sono riuscite a fare enormi passi avanti nella produzione e commercializzazione del caffè, con un impatto positivo sulla loro vita e quella della loro comunità fatta di oltre 1.000 persone.

 

L’attenzione all’inclusione e all’emancipazione delle donne è tra gli obiettivi dei progetti promossi dalla Fondazione Lavazza in paesi fragili come il Guatemala. Qui le piccole produttrici di caffè, con impegno e dedizione, contribuiscono a migliorare la qualità della vita delle loro famiglie e delle loro comunità. È il loro impegno nell’ispirare le generazioni future nella comunità dei coltivatori del caffè che oggi, per l’International Women’s Day, vogliamo celebrare.

 

«Sto insegnando ai miei figli a sfruttare al meglio le risorse che abbiamo in modo che tutti possiamo andare avanti con dignità».

 

 

 

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